Intervista ad Alessandra Tonelli, segretario generale del Torneo città della Pace

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La trentesima edizione del Torneo della pace porta con sé la stessa voglia di fare e di mettersi in gioco, ma ci sono anche molte novità da scoprire!

Una di queste è il “cambio di ruolo” di Alessandra Tonelli, prima responsabile del settore agonistico, che ora passa ad essere segretario generale, e qui ci spiega in breve le motivazioni di questo cambiamento.

Con l’arrivo della trentesima edizione del torneo della pace si nota un certo ampliamento dell’organizzazione, come la nascita del tuo ruolo, potresti spiegarci di cosa ti occupi nello specifico?

Il mio ruolo è stato definito “segretario generale” ed è un ruolo di supervisione e coordinamento dei diversi settori operativi del nostro comitato. Resto costantemente in contatto con ogni responsabile di settore e lo staff, così come fa il Presidbest-of-torneo-pace-2016_22ente; ci diamo una mano per migliorare l’organizzazione e non perdere alcun passaggio di questa. 

Perché si è resa necessaria la creazione di questo nuovo ruolo?

L’organizzazione del torneo si fa sempre più complessa: siamo dei vulcani di idee e novità da attuare per rendere l’esperienza dei partecipanti più entusiasmante e indimenticabile. Questo però va di pari passo con una maggiore esigenza in termini di risorse soprattutto umane. Molto è sulle spalle del direttivo e la mia figura dovrebbe essere un supporto importante a loro ed a tutto lo staff, avendo collaborato per 5 anni conosco abbastanza bene i meccanismi della macchina organizzativa. 

Sembra che l’organizzazione prenda una piega più “professionale”. In questo modo viene a mancare il volontariato?

Il volontariato è sempre stato e sempre sarà il cuore di questo evento. Lo ripetiamo spesso e ne siamo convinti, senza il volontariato di tutto lo staff per tutto il corso dell’anno e del Junior Team nei tre giorni di torneo, il torneo non avrebbe luogo. Il mio impegno sarà sicuramente maggiormente strutturato rispetto agli altri, vivendo a Trento devo pianificare la mia presenza a Rovereto perchè le riunioni e i vari incontri di settore sono indispensabili. Ciascuno nel nostro giovane staff, tuttavia, collabora come può incastrando il possibile e l’impossibile nelle proprie giornate lavorative e/o scolastiche, per passione e per divertimento, e questa dovrà sempre essere la nostra forza.

Cosa ti spinge a seguire il torneo della pace così vicino già da anni? E qual’è l’aspetto che ti piace di più di tutto il torneo?

Da sportiva adoro i tre giorni di Torneo, sono sempre quelli la fonte di energia rinnovabile alla quale attingo per tutti i mesi di organizzazione. Amo vedere i ragazzini/e giocare e stare insieme. Per una squadra è veramente una splendida esperienza, il viaggio ed il torneo vissuti con i propri compagni sono una cosa eccezionale e sono orgogliosa di collaborare nel renderla possibile. E poi, bisogna dirlo…siamo un gruppo superrrrr e ci divertiamo alla grande!!

Intervista realizzata da Astrid Panizza

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